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L’EVOLUZIONE DI URBES

Misure del benessere equo e sostenibile dei territori

Pubblicato per la prima volta dall’Istat un sistema di indicatori del benessere nelle province e città metropolitane italiane, primo risultato del progetto “Misure del benessere equo e sostenibile dei territori”. Il progetto, avviato per costruire e alimentare regolarmente un sistema di indicatori utili a soddisfare la domanda di informazione statistica territoriale, è un importante evoluzione del progetto Urbes.

segue...

Il progetto in sintesi

L'Istat e il Cnel nel 2010 hanno avviato il progetto BES - benessere equo e sostenibile. L'iniziativa si inquadra nel vivace dibattito sul “superamento del Pil” avviato nel 1968 da Robert Kennedy in un celebre discorso (video): si può misurare il progresso di una società basandosi solo su parametri economici? Oppure occorre affiancarne anche altri di tipo sociale e ambientale, corredati da misure di diseguaglianza e sostenibilità?

Il Comune di Bologna, insieme a Laboratorio Urbano, intende portare questo tema a livello metropolitano attraverso il progetto UrBes

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Due parole su di noi

Finora hanno aderito al progetto UrBes le città metropolitane di Bari, Bologna, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma e Venezia, oltre ai comuni capoluogo di Brescia, Bolzano e Pesaro. L'Istat, che è impegnato sullo stesso tema a livello nazionale, svolge il ruolo di coordinatore del progetto.

Questo sito è dedicato alle iniziative che il Comune di Bologna ha realizzato finora e intende promuovere in futuro a livello locale nell'area metropolitana.

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Rapporto OCSE How's Life? 2013: l'Italia scende al 29° posto

Questo è il risultato ottenuto dal nostro Paese nell'edizione 2013 del rapporto How's Life? 2013 appena divulgato dall'Ocse. Lo studio attraverso 11 dimensioni (benessere soggettivo, educazione e competenze, relazioni sociali, qualità ambientale, situazione abitativa, sicurezza personale, lavoro e apprendimenti, impegno civico, condizioni di salute, reddito e ricchezza, equilibrio tra vita e lavoro) si propone di definire come si vive nei 34 Paesi considerati. In Italia si è registrato il calo di "soddisfazione" maggiore tra le Nazioni coinvolte nell'indagine, alle spalle della sola Grecia. Cresce il tempo dedicato al volontariato, restano ampie differenze di genere. Per oltre la metà degli italiani il peso della casa risulta insostenibile.