La qualità della vita a Bologna dal 1998 a oggi
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- Pubblicato Venerdì, 05 Dicembre 2014 09:27
All'indomani della pubblicazione della classifica annuale del Sole 24 Ore sulla qualità della vita nelle 107 province italiane, il Dipartimento Programmazione del Comune di Bologna ha provveduto ad aggiornare lo studio sulla posizione ottenuta da Bologna nel lungo periodo, dal 1998 a oggi.
L’indagine del quotidiano economico, peraltro, pone a confronto territori spesso assai dissimili tra loro e risente, di anno in anno, di andamenti contingenti che non sempre permettono di comprendere le tendenze di fondo delle varie province esaminate. Allo scopo di fare emergere la performance di Bologna nel confronto tra le 21 grandi province con popolazione superiore a 800.000 abitanti nel medio/lungo periodo, il Dipartimento Programmazione del Comune di Bologna ha operato una sintesi riassumendo in un unico indicatore i risultati delle classifiche annuali consentendo un più corretto confronto tra ambiti territoriali più simili tra loro per dimensione demografica e non solo.
Sulla base dei piazzamenti riportati tra il 1998 e il 2014 Bologna risulta essere la prima grande provincia italiana nella classifica generale. Negli ultimi 17 anni ha infatti totalizzato 12 primi posti, scendendo due volte al secondo e al terzo posto e una sola volta al quarto.
Lo studio evidenzia inoltre il piazzamento di Bologna in ciascuna delle sei aree tematiche. La nostra provincia è seconda in ben tre aree tematiche: in “Affari e lavoro”, preceduta da Vicenza, nel “Tempo libero”, collocandosi dopo Firenze, e per “Tenore di vita”, seguendo a ruota Milano. Bologna è quarta nell’area “Servizi, ambiente e salute” dopo Varese, Bergamo e Genova e decima per la “Popolazione”, area nella quale si piazzano ai primi posti Treviso, Brescia e Roma. In tema di “Ordine pubblico” Bologna è al penultimo posto, seguita da Torino, mentre ai primi posti di questa area troviamo Treviso, Lecce e Vicenza.
L’ormai consolidata classifica annuale del Sole 24 Ore utilizza numerosi indicatori che accomunano l’ambito di indagine del quotidiano economico a quello recentemente sviluppato dall’Istat e dal Cnel nell’ambito delle analisi sul benessere equo e sostenibile (BES) e a quello del progetto UrBES, la declinazione del BES in ambito urbano metropolitano.