Presentato il Rapporto Mondiale sulla Felicità 2016

Oggi e’ stato presentato a Roma, in anticipo rispetto alla Giornata mondiale della Felicità promossa dalle Nazioni Unite per il  20 marzo, il “World Happiness Report 2016”, che classifica 156 paesi in base ai loro livelli di felicità.  L'interesse diffuso per questo tipo di Rapporti, di cui questo è il quarto, riflette il crescente interesse globale nell’utilizzare la felicità e il benessere soggettivo quali indicatori primari della qualità dello sviluppo umano. A causa di questo crescente interesse  governi,  comunità e  organizzazioni utilizzano i dati felicità, ed i risultati della ricerca sul benessere soggettivo, per consentire politiche che sostengano una vita migliore.

Quest'anno, per la prima volta, il World Happiness Report  evidenzia la misurazione e le conseguenze della disuguaglianza nella distribuzione del benessere tra paesi e regioni. Nelle precedenti relazioni gli editori hanno sostenuto come la felicità fornisca un migliore indicatore del benessere umano di quanto non facciano reddito, povertà, educazione, salute e buon governo misurati separatamente. In modo parallelo, ora sostengono che la disparità di benessere fornisce una misura più ampia della disuguaglianza. Le persone sono più felici se vivono in società dove c'è meno disuguaglianza di felicità. La disuguaglianza nella felicità è aumentata in modo significativo (confrontando 2012-2015 con 2005-2011) nella maggior parte dei paesi, in quasi tutte le regioni del mondo, e per la popolazione del mondo nel suo complesso.

Documenti disponibili per il World Happiness Report 2016