La qualità della vita a Bologna dal 1998 a oggi

All'indomani della pubblicazione della classifica annuale del Sole 24 Ore sulla qualità della vita nelle province italiane, l'Area Programmazione, Controlli e Statistica del Comune di Bologna ha provveduto ad aggiornare lo studio sulla posizione ottenuta da Bologna nel periodo 1998-2015 e nel confronto con le 21 maggiori provincie italiane.

L’indagine del quotidiano economico, peraltro, pone a confronto territori spesso assai dissimili tra loro e risente, di anno in anno, di variazioni negli indicatori presi in considerazione che non sempre permettono di comprendere le tendenze di fondo delle varie province esaminate. Allo scopo di fare emergere la performance di Bologna l'Area Programmazione, Controlli e Statistica ha operato una sintesi riassumendo in un unico indicatore i risultati delle classifiche annuali consentendo un più corretto confronto tra ambiti territoriali più simili tra loro per dimensione demografica e non solo.

Sulla base dei piazzamenti riportati tra il 1998 e il 2015 Bologna risulta essere la prima grande provincia italiana nella classifica generale. Negli ultimi 18 anni ha infatti totalizzato 12 primi posti, scendendo scendendo due volte al secondo posto, tre al terzo e una sola volta al quarto.
Lo studio evidenzia inoltre il piazzamento di Bologna in ciascuna delle sei aree tematiche. La nostra provincia è seconda in ben tre aree tematiche: in “Affari e lavoro”, preceduta da Vicenza, nel “Tempo libero”, collocandosi dopo Firenze, e per “Tenore di vita”, seguendo a ruota Milano. Bologna è quarta nell’area “Servizi, ambiente e salute” dopo Varese, Bergamo e Genova e decima per la “Popolazione”, area nella quale si piazzano ai primi posti Treviso, Brescia e Roma. In tema di “Ordine pubblico” Bologna è al penultimo posto, seguita da Torino, mentre ai primi posti di questa area troviamo Treviso, Vicenza e Lecce.

L’ormai consolidata classifica annuale del Sole 24 Ore utilizza numerosi indicatori che accomunano l’ambito di indagine del quotidiano economico a quello recentemente sviluppato dall’Istat e dal Cnel nell’ambito delle analisi sul benessere equo e sostenibile (BES) e a quello del progetto UrBES, la declinazione del BES in ambito urbano metropolitano.

Lavoro/conciliazione dei tempi di vita e sicurezza in Emilia-Romagna

Pubblicati gli ulteriori due studi su Lavoro e conciliazione dei tempi di vita e sulla Sicurezza in Emilia-Romagna, che vanno a completare l'analisi relativa alle sei dimensioni del benessere risultate prioritarie nella rilevazione condotta lo scorso anno su quasi seimila cittadini e cittadine bolognesi. 
Come gli studi precedenti, che hanno riguardato la Salute, l'Ambiente, la Qualità dei servizi e l'Istruzione/Formazione, anche questi due ultimi report mettono a confronto l'Emilia-Romagna con le altre regioni italiane e la comparazione avviene sulla base dei principali indicatori, relativi alle dimensioni del lavoro e della sicurezza, utilizzati nella seconda edizione del "Rapporto sul Benessere Equo e Sostenibile (Bes 2014)”. Il Bes viene redatto a cura dell’Istituto nazionale di statistica (Istat) e del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (CNEL) con l’obiettivo di analizzare gli elementi fondanti del benessere e del progresso in Italia e nei suoi territori. Nella sua continuità esso aspira a diventare un punto di riferimento per i cittadini, la società civile, i media e la politica al fine di avere un quadro complessivo dei principali fenomeni sociali, economici e ambientali che caratterizzano il nostro Paese.

Presentata il 2 dicembre l'edizione 2015 del Rapporto Bes

In questa terza edizione del Rapporto sul benessere equo e sostenibile (Bes) l'Istat offre un quadro integrato dei principali fenomeni sociali, economici e ambientali che hanno caratterizzato l'evoluzione del nostro Paese negli anni recenti.
Il punto di partenza è la multidimensionalità del benessere che viene analizzato attraverso 130 indicatori, selezionati tramite il coinvolgimento di esperti di settore e di una commissione scientifica, con riferimento ai dodici "domini" che concorrono alla qualità della vita dei cittadini. Una nuova sezione del Rapporto descrive il percorso di costruzione del Bes e pone attenzione particolare agli aspetti di carattere metodologico.

Consulta il Rapporto completo 2015 e la Sintesi.
Per tutti i dettagli consulta il sito istat.

Qualità dei servizi e istruzione/formazione in Emilia-Romagna

Pubblicati ulteriori due studi sulla qualità dei servizi e sull'istruzione e formazione in Emilia-Romagna a confronto con le altre regioni italiane.
La comparazione avviene sulla base dei principali indicatori, relativi alle due dimensioni, utilizzati nella seconda edizione del "Rapporto sul Benessere Equo e Sostenibile (Bes 2014)”. Il Bes viene redatto a cura dell’Istituto nazionale di statistica (Istat) e del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (CNEL), con l’obiettivo di analizzare gli elementi fondanti del benessere e del progresso in Italia e nei suoi territori. Nella sua continuità esso aspira a diventare un punto di riferimento per i cittadini, la società civile, i media e la politica al fine di avere un quadro complessivo dei principali fenomeni sociali, economici e ambientali che caratterizzano il nostro Paese. Le dimensioni esaminate corrispondono a quelle risultate terza e quarta nella rilevazione condotta lo scorso anno alla quale hanno partecipato quasi seimila cittadini e cittadine.
A questi studi ne faranno seguito ulteriori due, sul lavoro e sulla conciliazione dei tempi di vita e la sicurezza, particolarmente "votati" dai bolognesi.

Italia Oggi: Bologna la città più vivibile

Bologna è la città metropolitana con il più alto livello di qualità della vita.
L'indagine sulle 14 aree metropolitane italiane è stata realizzata da Datamedia ricerche in esclusiva per Italia Oggi prendendo in considerazione dieci diversi indicatori di benessere economico e sociale: gestione dell'amministrazione locale, gestione della sicurezza, condizioni di lavoro, condizioni di vita economica, qualità e sanità dell'ambiente, servizi socio-sanitari, servizi formativi ed educativi, tempo libero e relazioni sociali, eventi e attività culturali, servizi generali disponibili.
L'indagine è stata svolta nel periodo 26 ottobre - 16 novembre su un campione di 11.200 residenti nelle 14 città metropolitane.
Per quanto riguarda i singoli indicatori Bologna primeggia nella gestione dell'amministrazione locale, delle condizioni di lavoro, della qualità e sanità dell'ambiente, dei servizi socio-sanitari e dei servizi generali disponibili. E' seconda nella gestione della sicurezza e nei servizi formativi ed educativi e per eventi e attività culturali. E' terza per condizioni di vita economica e quarta per tempo libero e relazioni sociali.
Sono disponibili:
-Classifica generale
-Classifiche per tipologie di indicatori
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