Pubblicati ulteriori tre studi sul Bes 2015

Sono da oggi disponibili gli approfondimenti relativi a ricerca e innovazione, relazioni sociali e paesaggio e patrimonio culturale, nell'ambito della serie di studi nei quali l'Emilia-Romagna viene messa a confronto temporale con l'Italia rispetto alle dodici dimensioni del Bes.
La comparazione avviene sulla base dei principali indicatori utilizzati nella terza edizione del “Rapporto sul Benessere Equo e Sostenibile (Bes 2015)”. Queste ulteriori dimensioni esaminate, che fanno seguito a salute, ambiente, qualità dei servizi, istruzione e formazione, lavoro e conciliazione dei tempi di vita e sicurezza, corrispondono a quelle "votate" dai bolognesi come settima, ottava e nona nella rilevazione sul Bes alla quale hanno partecipato quasi seimila cittadini e cittadine. Il Bes viene redatto a cura dell’Istituto nazionale di statistica (Istat) e offre un quadro integrato dei principali fenomeni sociali, economici e ambientali che hanno caratterizzato l'evoluzione del nostro Paese negli anni recenti. Nel prossimo mese di ottobre verranno messi a confronto temporale gli ultimi tre domini analizzati nel Rapporto Bes 2015, con riferimento all’Emilia-Romagna e all’Italia.

Pubblicati altri tre studi sul Bes 2015

Sono da oggi disponibili gli approfondimenti relativi a istruzione e formazione, lavoro e conciliazione dei tempi di vita e sicurezza, nell'ambito della serie di studi nei quali l'Emilia-Romagna viene messa a confronto temporale con l'Italia rispetto alle dodici dimensioni del Bes. La comparazione avviene sulla base dei principali indicatori utilizzati nella terza edizione del “Rapporto sul Benessere Equo e Sostenibile (Bes 2015)”. Queste ulteriori dimensioni esaminate, che fanno seguito a salute,ambiente e qualità dei servizi, corrispondono a quelle "votate" dai bolognesi come quarta, quinta e sesta nella rilevazione sul Bes alla quale hanno partecipato quasi seimila cittadini e cittadine.  Il Bes viene redatto a cura dell’Istituto nazionale di statistica (Istat) e offre un quadro integrato dei principali fenomeni sociali, economici e ambientali che hanno caratterizzato l'evoluzione del nostro Paese negli anni recenti.  Nel secondo semestre del 2016 verranno messi a confronto temporale gli ulteriori sei domini analizzati nel Rapporto Bes 2015, con riferimento all’Emilia-Romagna e all’Italia.

Presentato il Rapporto Mondiale sulla Felicità 2016

Oggi e’ stato presentato a Roma, in anticipo rispetto alla Giornata mondiale della Felicità promossa dalle Nazioni Unite per il  20 marzo, il “World Happiness Report 2016”, che classifica 156 paesi in base ai loro livelli di felicità.  L'interesse diffuso per questo tipo di Rapporti, di cui questo è il quarto, riflette il crescente interesse globale nell’utilizzare la felicità e il benessere soggettivo quali indicatori primari della qualità dello sviluppo umano. A causa di questo crescente interesse  governi,  comunità e  organizzazioni utilizzano i dati felicità, ed i risultati della ricerca sul benessere soggettivo, per consentire politiche che sostengano una vita migliore.

Quest'anno, per la prima volta, il World Happiness Report  evidenzia la misurazione e le conseguenze della disuguaglianza nella distribuzione del benessere tra paesi e regioni. Nelle precedenti relazioni gli editori hanno sostenuto come la felicità fornisca un migliore indicatore del benessere umano di quanto non facciano reddito, povertà, educazione, salute e buon governo misurati separatamente. In modo parallelo, ora sostengono che la disparità di benessere fornisce una misura più ampia della disuguaglianza. Le persone sono più felici se vivono in società dove c'è meno disuguaglianza di felicità. La disuguaglianza nella felicità è aumentata in modo significativo (confrontando 2012-2015 con 2005-2011) nella maggior parte dei paesi, in quasi tutte le regioni del mondo, e per la popolazione del mondo nel suo complesso.

Documenti disponibili per il World Happiness Report 2016

Pubblicati i primi tre studi sul Bes 2015

Pubblicati i primi tre di una serie di studi nei quali l'Emilia-Romagna viene messa a confronto temporale con l'Italia rispetto alle dodici dimensioni del Bes (Benessere Equo e Sostenibile). La comparazione avviene sulla base dei principali indicatori utilizzati nella terza edizione del “Rapporto sul Benessere Equo e Sostenibile (Bes 2015)”. Il Bes viene redatto a cura dell’Istituto nazionale di statistica (Istat) e offre un quadro integrato dei principali fenomeni sociali, economici e ambientali che hanno caratterizzato l'evoluzione del nostro Paese negli anni recenti. Le prime tre dimensioni esaminate, che riguardano la salute, l’ambiente e la qualità dei servizicorrispondono a quelle maggiormente "votate" dai bolognesi nella rilevazione sulle dimensioni del Bes alla quale hanno partecipato quasi seimila cittadini e cittadine. Nel corso del 2016 verranno messi a confronto temporale gli ulteriori nove domini del Bes analizzati nel Rapporto 2015,  con riferimento all’Emilia-Romagna e all’Italia.

Convegno "Misurare il benessere dei territori: il contributo del Bes delle province"

Il 14 marzo 2016 alle ore 9.30 si svolge, presso l’Aula Magna dell’Istat in via Cesare Balbo 14 a Roma, il convegno dal titolo “Misurare il benessere dei territori: il contributo del Bes delle province”.
Il progetto Bes delle province, nato nel 2013 dalla cooperazione interistituzionale tra l’Istat e il  Coordinamento degli Uffici di Statistica delle Province Italiane (CUSPI), si avvia a consolidamento nel 2015 con  la terza edizione del rapporto “Il Benessere Equo e Sostenibile delle province”.
Gli avanzamenti del progetto e le sue prospettive di sviluppo sono l’occasione per avviare una riflessione più ampia sul Bes territoriale, in un contesto di apertura al confronto con altre importanti esperienze sul tema, coinvolgendo i gruppi di ricerca Bes e UrBes, l'accademia, gli esperti delle istituzioni internazionali e nazionali, i rappresentanti delle autonomie locali e – naturalmente -  valorizzando i contributi  della rete di progetto, che comprende 25 gruppi di lavoro locali in 13 regioni italiane.
Il programma del workshop prevede tre focus tematici: leggere il Bes dei territori (le informazioni), valutare il Bes dei territori (la metodologia statistica), utilizzare il Bes per il policy-making a livello locale. In particolare, quest’ultimo argomento evidenzia il contributo originale offerto dal Bes delle province nella definizione e nella valutazione delle politiche di cui sono titolari gli Enti locali.
Il workshop sarà arricchito dalla presentazione di una serie di esperienze e proposte dal territorio utili a stimolare nuove idee e progettualità per le attività future.  
 
Per partecipare all'evento è necessario inviare una mail di adesione alla casella di posta elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. . Alla stessa mail si prega di far pervenire eventuali disdette. Le adesioni saranno accettate fino ad esaurimento dei posti disponibili e comunque entro le ore 12.00 di venerdì 11 marzo 2016.
 
In allegato il programma dei lavori