Quale è la misura giusta delle nostre vite? Le risposte dei bolognesi

Con questa domanda il Comune di Bologna si è rivolto ai propri cittadini per invitarli ad esprimere il loro punto di vista sulla definizione delle dimensioni del benessere.
Anche questa consultazione, che fa seguito ad altre condotte presso numerosi Enti, Organizzazioni e Aziende della città, si inserisce nel progetto UrBes nato per volontà di Istat e Cnel come declinazione locale dell'iniziativa BES, benessere equo e sostenibile, su stimolo del Comune di Bologna e del Centro di ricerca Laboratorio Urbano, e condiviso da numerose città italiane.
Nel periodo dal 13/06/2013 al 2/11/2013 857 bolognesi hanno partecipato all'indagine effettuata attraverso un questionario online che per la prima volta ha sperimentato le potenzialità della rete civica Iperbole nel favorire la partecipazione dei cittadini.
In un report dedicato sono sintetizzati i principali risultati che emergono dalla consultazione.
Le dodici dimensioni analizzate allo scopo di individuare indicatori utili per andare "oltre il PIL" (Salute, Istruzione e formazione, Lavoro e conciliazione tempi di vita, Benessere economico, Relazioni sociali, Politica e istituzioni, Sicurezza, Benessere soggettivo, Paesaggio e patrimonio culturale, Ambiente, Ricerca e innovazione, Qualità dei servizi) hanno visto ancora una volta affermarsi la Salute al primo posto, seguita dall'Ambiente e dall'Istruzione.

Rapporto OCSE How's Life? 2013: l'Italia scende al 29° posto

Questo è il risultato ottenuto dal nostro Paese nell'edizione 2013 del rapporto How's Life? 2013 appena divulgato dall'Ocse. Lo studio attraverso 11 dimensioni (benessere soggettivo, educazione e competenze, relazioni sociali, qualità ambientale, situazione abitativa, sicurezza personale, lavoro e apprendimenti, impegno civico, condizioni di salute, reddito e ricchezza, equilibrio tra vita e lavoro) si propone di definire come si vive nei 34 Paesi considerati. In Italia si è registrato il calo di "soddisfazione" maggiore tra le Nazioni coinvolte nell'indagine, alle spalle della sola Grecia. Cresce il tempo dedicato al volontariato, restano ampie differenze di genere. Per oltre la metà degli italiani il peso della casa risulta insostenibile.

Pubblicato un sondaggio sulla qualità della vita nelle città europee: una panoramica delle preoccupazioni e delle speranze dei cittadini nei centri urbani

La Commissione europea ha diffuso nei giorni i risultati del rapporto triennale Eurobarometro «Perception of Quality of Life in European Cities», il sondaggio sulla percezione della qualità della vita nelle città europee, condotto tra 79 città negli Stati membri e in Islanda, Norvegia, Svizzera e Turchia. Oltre 41.000 persone residenti in queste città hanno classificato il loro livello di soddisfazione in merito a diversi aspetti della vita urbana, in particolare i servizi pubblici.

Quella che, nelle risposte dei cittadini, ottiene il miglior piazzamento tra le sei italiane (Bologna, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Verona) è Verona, al diciottesimo posto dietro Vienna e davanti a Piatra Neamt (Romania). Per trovare un'altra città italiana, Bologna, bisogna scendere di oltre trenta posizioni. Le prime città nella classifica europea sono Aalborg, Amburgo e Zurigo. Agli utlimi posti troviamo Atene, Napoli e Palermo. Dal sondaggio è emerso che, come nella precedente edizione del 2009, secondo i cittadini, salute, impiego, istruzione e formazione sono le questioni principali delle quali le città dovrebbero occuparsi.

Chiusa la rilevazione on line sulle dimensioni del benessere.

Quale è la misura giusta delle nostre vite? Con questa domanda il Comune di Bologna si è rivolto ai propri cittadini per invitarli ad esprimere il loro punto di vista sulla definizione delle 12 dimensioni del benessere: Salute, Istruzione e formazione, Lavoro e conciliazione tempi di vita, Benessere economico, Relazioni sociali, Politica e istituzioni, Sicurezza, Benessere soggettivo, Paesaggio e patrimonio culturale, Ambiente, Ricerca e innovazione, Qualità dei servizi.
La rilevazione ha visto la partecipazione di 857 cittadini che, nel periodo dal 13 giugno al 2 novembre 2013 hanno risposto al questionario on line.  I risultati dell’indagine saranno disponibili su questo sito tra qualche giorno.
La consultazione è stata effettuata nell’ambito del progetto urBES, nato per volontà dell’Istat e del Cnel, come declinazione locale dell'iniziativa BES, benessere equo e sostenibile, su stimolo proveniente dal Comune di Bologna e dal Centro di ricerca Laboratorio Urbano e condiviso da numerose città italiane.

La Vice Sindaco Silvia Giannini intervistata dal Corriere di Bologna su BES e UrBES

In una intervista rilasciata al Corriere di Bologna la Vice Sindaco Silvia Giannini fa il punto sull'attività del Comune volta a conoscere le opinioni dei cittadini sulle dimensioni ritenute più importanti per il benessere, al fine di orientare anche attraverso tali indicatori le politiche comunali.